Con il termine telepedaggio si fa riferimento a un sistema che permette il pagamento automatico del pedaggio sulle reti autostradali senza la fermata al casello. È quindi una modalità di pagamento più rapida rispetto a quella che prevede l’utilizzo di contanti o di carte di debito o credito e che permette al conducente di evitare la coda.
L’addebito del pedaggio relativo alla tratta autostradale percorsa viene effettuato tramite un addebito sul conto corrente oppure su una carta con IBAN. La periodicità degli addebiti viene stabilita a priori ed è indicata espressamente nel contratto.
Telepedaggio: come funziona?
Il telepedaggio prevede l’utilizzo di un dispositivo (tecnicamente noto come transponder) che deve essere tenuto internamente all’autovettura (molto spesso viene applicato nella parte alta e centrale del parabrezza); nel caso delle moto può essere posizionato sul manubrio o nel vano portaoggetti.
Non tutti i caselli autostradali sono predisposti per il telepedaggio e chi usa il dispositivo deve passare attraverso quelli identificati da una specifica segnaletica (segnale con il logo dell’Unione Europea, di solito su sfondo giallo).
Per il telepedaggio in Italia e in altri Paesi europei viene generalmente sfruttata la tecnologia RFID, basata su radiofrequenze.
Il transponder posizionato sul veicolo, che può essere associato a una o più targhe, comunica con il lettore (reader) sistemato nel casello. Le informazioni lette sono utilizzate dal reader per il successivo addebito del pedaggio. La corsia dedicata al pedaggio consente un passaggio delle vetture senza interruzioni, ma è necessario che esse rallentino per consentire la comunicazione fra transponder e lettore.
Il ricorso al telepedaggio è permette di decongestionare il traffico autostradale; prima dell’avvento di tale sistema, infatti, soprattutto nelle ore di punta e nei periodi di vacanza, venivano a crearsi file interminabili ai caselli sia in entrata, per il ritiro del biglietto di inizio percorso, sia in uscita dove gli operatori (i cosiddetti “casellanti autostradali”) espletavano la pratica di riscossione dei contanti.
Telepedaggio: la liberalizzazione del mercato
Fino ad alcuni anni fa, il telepedaggio funzionava in regime monopolistico (Telepass); poi, similmente a quanto accaduto anche nei settori di telefono, corrente elettrica e gas naturale, si è avuta la liberalizzazione del mercato e si è concretizzata la possibilità di entrata nel settore di altri operatori. Nel 2022, per esempio, si è avuta l’esordio di UnipolMove, una soluzione tecnicamente analoga a quella Telepass. UnipolMove è realizzato da UnipolTech, società controllata dalla nota compagnia di assicurazioni UnipolSai.
La proposta di UnipolMove prevede oltre al telepedaggio anche altri servizi di mobilità o servizi per la propria auto come per esempio i parcheggi convenzionati e strisce blu, l’Area C di Milano, il pagamento del bollo auto/moto, la riparazione/sostituzione dei vetri auto, il soccorso stradale o il tagliando auto; quest’ultimo servizio al momento è attualmente presente soltanto in Lombardia.
Sono previsti sia piani consumer, ovvero per i privati, e piani business, riservati alle aziende. Per quanto riguarda i privati sono due i piani sottoscrivibili: Base e Pay per Use. Il primo prevede attualmente un canone azzerato per i primi 12 mesi poi 1,50 euro al mese per il primo dispositivo e 1 euro per il secondo. Il secondo, prevede il pagamento solo quando si utilizza il dispositivo: 0,50 euro di canone al giorno, nel giorno di utilizzo, fino alle 23:59 dello stesso giorno.