Il mondo della notte e del riposo è sempre oggetto di studio. I sogni premonitori hanno affascinato gli esperti, trovando una serie di spiegazioni a questa particolarità. Inutile negarlo, ci sono persone che fanno sogni di questo tipo ogni notte – ad altri accade solo una volta ogni tanto sino alle persone che non sognano mai qualcosa che “può accadere”. È indubbio che, ogni notte, l’incoscio possa lanciare dei messaggi che sono legati alle paure ma anche a quello che potrà accadere il giorno dopo (o anche il mese successivo).
Ma cosa sono i sogni premonitori e perché la mente è in grado di vedere il futuro? Scopriamo cosa ne pensano gli esperti.
Che cosa sono i sogni premonitori?
Secondo gli studi, questa tipologia di sogno è una immagine onirica di quello che si vive durante la notte e che si sperimenta direttamente in realtà. Il fatto di poter vedere e sentire quello che sta per accadere è sicuramente un fatto non ancora compreso, nonostante tutti gli studi che sono stati fatti in materia. Può davvero la mente e il sogno mettere in contatto le persone con il futuro, su qualcosa che sta per accadere?
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Non ci sono delle certezze su quello che il cervello umano sia in grado di fare, ma è anche vero che ci potrebbe essere una origine molto interessante. Sembra infatti che i sogni premonitori nascano ad uno stadio avanzato della psiche. È un’area a cavallo tra inconscio e conscio mentre si dorme e dove il cervello sviluppa una idea, intuizione, sensazione particolare. In vari momenti della vista, questa intuizione si può rivelare veritiera e palesarsi nella vita di tutti i giorni.
Cosa ne pensano Freud e Jung?
È quindi naturale chiedersi se questi sogni esistano davvero, siano frutto della mente o un puro caso del destino. L’immaginazione è talmente vasta di notte, che ogni tanto mette insieme sensazioni e idee sino a quando non si trasformano in intuizione/premonizione.
Sigmud Freud ha sempre creduto che questo genere di sogni non potessero esistere. Nessuno è in grado di scoprire quello che accadrà, anche se la mente elabora una serie di concetti – ricordi e sensazioni tali da renderli a volte veritieri.
Robert Todd Carroll ha appoggiato il pensiero di Freud. Le tesi del filosofo americano si poggiano tutte sui numeri e, secondo lui, 7 miliardi di persone sognano durante la notte. Se una di queste sogna una catastrofe e si avvera, significa solo che è pura casualità dettata dall’influenza delle informazioni ricevute.
Eppure Carl Gustav Jung non è mai stato dello stesso pensiero. L’allievo di Freud ha detto che piccoli sogni possono avverarsi. Si può essere messi in contatto con energie primordiali, scoprire qualcosa che non è ancora avvenuto e farlo proprio durante la notte.
Come riconoscere i sogni premonitori?
Tutto questo non aiuta di certo a capire come muoversi in questo settore. I sogni li fanno tutti e molte persone vedono qualcosa che non è ancora successo. Per riconoscere un tipo di sogno del genere si può percepire una certa visione lucida dell’insieme, ricordare i dettagli anche dopo molti minuti dal risveglio e avere una sensazione strana che pervade la mente.